267 ■stose, con bellissimi fregi agli stipiti, dalie stufe con arte foggiate, dal ricco panneggiamento delle cortine. 11 Caffè, che s’apre da lato e fa riscontro al vestibolo, parrebbe una vera stanza da crocchio, sì confortevole e ricercato è l’arredo; e tutto s’allegra ed illumina nella lieta e viva luce del gas, che dentro guida i chiarori, e un po’anche i oalori d’un ardente meriggio. Ed ora entriamo nella »vaghissima sala: l’effetto di quella semplice ed armonica decorazione è quanto dir si possa piacevole al-l’occhio, e contenta deliziosamente la vista. Essa consiste in soli lavori di stucchi, messi a oro e tirati cou ¡squisitissimo gusto: sontuoso corredo e il più confacente a quella qualità di pareti. 11 disegno, di stile corretto, n’è vario, immaginoso, muta d’ordine in ordine, e si compone degli emblemi e de’segui delle arti, di cui il teatro «i giova, ingegnosamente insieme intrecciati e misti a rabeschi. Il campo, d’una tinta quietissima, molto attamente s’accorda e risponde al colore dè’ fregii, i quali, salendo, digradano, e danno al complesso non so qual aria di gentil leggierezza, se forse troppo non s’è caricato il prim’ ordine. La cornice della scena forma co’ palchetti, che danno su quella,