360 pittoresco vestibolo, in quell'ora tutto ridente di fiori e innondato dalla viva luce del gas, ri-percossa in mille guise da’ colorati suoi vetri, la mole meravigliosa di quella scala a lumaca, al carattere del luogo si acconcia, e sì ardita che par che poggi nell’aria, ben avresti creduto all’opera di qualche fata gentile. E la cosa sembrava ancor più vera salendo, e maggiore si facea la sorpresa. Il Meduna si mostrò così valente decoratore come architetto. In ogni cosa vago e ingegnoso è il concetto, pari la signoril splendidezza. L’oro, gli intagli, i marmi, le sete, quanto il lusso ha di più peregrino, tutto è quivi con reale lautezza profuso. E veramente di reggia è quella sala da crocchio, dove il soffitto, messo a intagli dorati, il bel quadro del Busato, che nel centro figura Venezia coronante la scienza, le medaglie del Zona, le quali intorno al fregio ricorrono co’ritratti d’uomini illustri, la ricchezza delle stoffe, che coprono pareti e finestre, ben ricordano il grandioso stil d’ altri tempi. Diverso nel carattere, ma non nella preziosità dell’arredo, è il gabinetto. Tutto è ivi nell’ idea delicato e grazioso ; e le molli tende che, sciolte, vestono le muraglie di seta, lo specchio che