il che certo non è bene, ma nulla toglie al suo merito, che non è poco. L’Iiueber non ha una parte gran fatto importante j .ma, per quanto è in lei, contribuisce all’ esito felice dello spettacolo; il quale è altresì posto in iscena con ¡splendore corrispondente all’ occasione ed al luogo. XLVIl Teatro d' Apollo. — Luigi Rolla, musica del maestro Federico Ricci. Poesia di Salvator Camraarano (*). Questo Rolla appartiene.alla infelice famiglia degl’ ingegni incompresi e disgraziati, che muoiono anzi tempo sul più bello del loro stadio, senz’altro titolo alla gloria che le loro opere future. Egli ha in oltre un gran difetto addosso, come direbbe la buon’anima di Figaro: è innamorato morto, e pose appunto il suo affetto in troppo alto luogo, da non isperarne nessuna consolazione. Ama in secreto, è riamato, traduce l’amor suo in una statua, a cui (*) Gazzetta de) 25 novembre 1846.