163 XXI. Teatr.» Apollo (*). Domenica sera improvvisamente s’apersero le porte del teatro Apollo per dar di nuovo il passo al Marin Falier/ povero Marino, ridotto a s'i bassa fortuna, da non riconoscerlo più per quello ch’egli è. Non ebbe tanto da durar nè meno due sere, e nella medesima comparve e disparve. Io non so nè meno perchè si desse un si miserando spettacolo. Mio Dio, qual compassione! Un cantante era così infermo che poteva tirare appena il fiato; un altro era sano, ma non sapea metterlo ; il solo Rodaz ne aveva per tutti e talora ne mandava fin troppo; ei solo si può dir che cantasse, perchè quanto alla Sarrazin, ella era qui di passaggio, come diceva il manifesto, e noi non abbiamo potuto coglierla a volo. Questa rappresentazione fu s'i strana ed anomala, che non sappiamo nè meno coni’ella potesse cadere in mente doliti impresario ! (*) Gazzetta del 18 settembre 1845 (Miscellanea)-