301 LIV. V. Bullettino degli Spettacoli del Carnovale. — Gran Teatro la Fenice. — La Figlia dell’oro, azione fantastica in cinque atti del sig. Astolfi (*). Il ballo del aig. Astolfi potrà più o meno dilettare o piacere, ma nessuno certo dirà eh’ ei sia composto di scarsi o volgari elementi. Tut-t’al contrario io esso domina il maraviglioso. Ei non è storico nè mitologico; il compositore lo trasse tutto dalla viva sua immaginazione e ideò una corte di Metalli e Minerali, che ballano qualche cosa, come la furlana, nelle profonde viscere della terra, pose il loro genio alquanto in discordia, non si sa per quali cagioni, cou quel del Danubio, il quale così per un par-ticolar suo capriccio trasporta le sue fonti in Polonia, e va poi a nascondersi fra gli eunuchi del Dey d’ Algeri, potenza barberesca in guerra cou quella d’Amore, e che si trova alle prese con Aquilone. Il fatto chiarissimamente si spie- (*) Gazzetta del 22 gennaio 184“.