ioni, e questi si ripeterono nell’aria, o romanza che sia, del prim’ atto, e con maggior calore ancora nel duetto che seguita ; tanto che sorse in taluno fino la velleità d’una replica, non secondata per altro da effetto. La Petrettini ha il dono d’ una voce bella e di tempra soave, se non sempre della più severa e irreprensibil giustezza, che acquisterà perfezione con 1’ esercizio ; ma anch’ ella obbedisce talora alla moda del giorno e si compiace di far pompa di forza, il che con altre parole significa che tal fiata ella grida ; come per esempio, in alcun luogo del duetto accennato, e più ancor nel quartetto, che un po’ per sua parte, e in maggior misura per parte degli altri, fu piuttosto urlato che cantato. Per attrice ancor nuova della scena, la sua azione è abbastanza e animata ed espressiva; se non che ben si vede : Odabella non è ancora avvezza a’ misfatti, ed ella assale Attila con sì poco furore , e sì lenta, che s’ei non se ne guarda, vuol dire ch’è propriamente apparecchiato a morire. Il Palma, Foresto, nella scena e grand’aria del prologo levò il teatro a rumore, con tanta efficacia ed affetto e’ rese que’ bellissimi versi e quelle note ancora più belle. Alla voce più