316 improvvisamente, al solo vederla, s’accende di Bianca, sposa di Gentile, e non potendo alle sue voglie piegarla, la danua all’esilio: ed ella povera, abbandonata, raminga, dalla fame e dai patimenti sfinita, giugne col languente suo figlioletto presso la grotta del pio solitario Ella batte alla porta, e colei, che aveva pur allora impero e dominio, è costretta ad implorare un. tozzo di pane. Questa pietosa situazione è resa con molta verità dalla Santalicante, ch’ogni sera ò festeggiata da grandissimi applausi. In questo medesimo luogo poco stante arriva il fuggiasco Gentile col suo compagno ; il caso è un po’ strano e molto fortuito ; ma la scena eh’ indi ne segue del riconoscimento del solitario, e dell’incontro della consorte, che lo credeva già estinto, l'accorrere de’ buoni alpigiani al noto segnai de’romiti, presentano un quadro di vivissimo effetto, e che valse al compositore l’onor d’una chiamata. I ballabili hanno il difetto del genere, e difetti lor proprii : e’son tirati dentro come per li capegli, e non ci si nota nessuna vaghezza di novità o d’invenzione. Si festeggia dapprima con le danze l’arrivo della sposa di Gentile nel campo; onestissime danze, in cui, co-