407 strettezze invocaron l’aiuto e le lusinghe della più soave delle arti, immaginarono ed ieri appunto davano a pro’di lei una grande accademia vocale e ¡strumentale, alla quale, con pochi professori, presero parte ben cento dilettanti tra uomini e donne. Tanti sacrifizii, tante sottili industrie per far fronte all’avversa fortuna, non possono non commuovere gli animi altamente. Uà popolo, che per la libertà di tutto si spoglia, pronto a tutto soffrire, a rifiutar per dei la vita medesima, è degno della libertà ; e Venezia, la molle ¡città delle sagre, questa sultana, come la dicevao, delle acque, la città cosi calunniata, la quale sola, quasi che abbandonata, senz’ altro soccorso die d’ una sterile « poco efficace ammirazione, resiste al-l’antico oppressore, porge tal esempio di coraggio e fermezza, che ricorda i più bei tempi dell’eroica sua storia. Ned esso andrà certo perduto, nè sarà, siamo oerti, senza grande mercede. Nel suo concetto, P accademia d’ier sera fu dunque pio atto, come per l’effetto, nobilissimo trattenimento, così per la scelta de’ pezzi musicali, che per la perfetta loro esecuzione. Non si sarebbe detta opera di semplici dilei-