189 XXVIII. Bollettino degli Spettacoli di Cahnova-le. — Gran Teatro la Fenice — Ernani, poesia di F. Piave, musica del Verdi (*). Emani, alias D. Giovanni d’Aragona, conte e duca di Segorbia e di Gardena, che non temette di derogare a’suoi titoli col gettarsi alla strada; il Vanni Fucci, il Cartouche, il Vampa delle Spagne, o piuttosto di Vittor Hugo, è venuto un’ altra volta a lasciar pegno la sua cornetta sulle scene della Fenice. Ma egli non è più quel fresco, quel vispo Emani di prima; e’ci venne un po’stanco, sbattuto dal suo lungo aggirarsi pel mondo, dopo aver picchiato alle porte di tutti i teatri, tentati i tasti di tutti i cembali de’principianti, passate in somma tutte le traversie, cui vannoincontro le musiche che piacciono, lacerato da tutte le gole, strimpellato da tutti i virtuosi da corda o da fiato de’caffè e delle piazze. Ed egli comparve, per giunta, ammalato in uno de’membri, il Mari- (*) Gazzetta del!’8 Gennaio 1846.