186 rezza ella poteva cantarla. Ben ella fa ogni suo potere per sostenerla, e n’ha come il debito tatto il diritto ; la canta non si può meglio : ma i suoi sforzi non bastano e solo s’ applaude ad alcuni suoi elettissimi modi. Senza dubbio, se un’ opera aveva onde salire ad alta fortuna, eli’ era questa della Giovanna, che a farsi conoscere s’ incontrava in tai due cantanti, quali la Loeme ed il Guasco. Pochi teatri possono di presente vantare una coppia cosi compita, e molti invidiarcela. In nessun pezzo e’ lasciarono desiderio, e piacquero sovranamente in ispecie nel duetto del prim’ atto, eh’ è forse la parte più notabile dello spartito, o quella almeno che suscitò più grande il fragor degli applausi : onde più volte dovettero mostrarsi sul palco. Questo duetto ebbe gran risalto, così per la soavità d’alcuni passi del Guasco, che per l’azione veramente drammatica della Loe-we. Ella ne possiede tutto il talento, e ci aggiunge non so quale natia sua grazia, qual pittoresco effetto nell’atteggiarsi. Per una certa popolare festività di motivo è bello pure un coro degli spiriti malvagi nel prologo ; ma e’ ritiene sì poco del loro carattere, eh’ altri potrebbe a ragione anteporre