I. Ballettino degli Spettacoli della Fenice, — La Norma col gran ballo serio il Conte Pini, posto in iscena dal compositore Coppini (*). Senz’esser profeta si poteva predire il de-stin della Norma. In teatro, come fuori, s’incontra cosi di rado la perfezione, che quan-d’ella si è raggiunta in qualche cosa una volta, non è quasi lecito sperarla una seconda. E certo, per quanto avessimo imparato da’ giornali di Milano a stimare la Montenegro e da quelli di Genova il Eoppa, era difficile immaginarteli1 ei potessero levar qui quel rumore, anzi il delirio che destarono in altri tempi la Pasta e il Donzelli, la Pasta che aveva qui trovato nella Bottrigari una sì cara Adalgisa. La memoria n’ era ancor troppo viva e di troppo era mestieri a farla tacere. Ma se si poteva sotto sopra prevedere l’e-vento, era affatto fuori d’ ogni umano potere (*) Gazzetta del 28 dicembre 1844.