208 s’accommiata già dalla vita, e in quella s’incontra nell’ abborrito aspetto del suo persecutore, che non teme tentarla anco in quell’ ora suprema dell’impura sua fiamma. La minaccia che a lui volge, Dio a testimonio e vindice delle sue colpe invocando ; il tenero addio, e la preghiera che lascia, in affettuoso retaggio d’amore, al desolato marito, sono improntati di tale efficace verità, che a stento si possono frenare le lagrime. L’ azione dell’ Elssler ha questo di particolare, ch’ella è senz’apparecchio. I suoi movimenti sono composti, leggiadri ; ina non ci si vede l’intenzione, e lo studio: sono 1’ effetto d’ una grazia naturale e spontanea, ispirazion del momento, piuttosto che conseguenza di meditazione o di sforzo. Per questo ella non potrebbe paragonarsi a nessuno; l’arte sua è più creatrice, che imitativa di nessun esemplare. 1? Elssler perfettamente in lei traduce le immagini di Vittor Hugo; a vederla si sente il potere di quelle pagine sì piene di poesia, e sì feconde di toccanti e gagliarde impressioni. Le sue danze hanno il carattere del bizzarro ed amabile personaggio dal poeta ideato; e quand’ egli, il poeta, nella larga e ricca sua