310 LYI. VII. Ballettino degli spettacoli del Cab-novale. — I due Foscari del maestro Verdi. Poesia di Fr. M. Piave (*). Le disgrazie della famiglia Foscari son famose nel mondo, ed ella montando la scena, uon mutò grau fatto fortuna. 11 maestro Verdi non seppe se uon mediocremente ispirarsene, e l’opera sua, qui pili volte prodotta, ebbe sempre uu’ eguale e fredda accoglienza. E nel vero, ove si eccettui la cavatina del tenore nel prilli' atto, il duetto tra esso e la donna e il bel largo del terzetto nel secondo, la barcaruola, e la scena e grand’aria del Doge nel terzo, pezzi tutti d’un certo splendore di composizione, e sparsi di bei motivi, nel resto la musica langue e manca d’estro e di colorito. Tale fu il giudizio profferito altre volte, ed esso fu in tutto confermato mercordì sera. N’ era anzi sì poca l’aspettazione, si faceva sì scarso capitale del nuovo spettacolo, che il teatro era mezzo (*) Gazzetta del 13 febbraio 184".