394 singolare ! fino a tre volte in sul palco. Tre, che contano come mille in altri tempi. Al ballo si diede giovedì una magnifica coda, e dopo esso si rappresentò il terz’atto della Maria di Rohan. S’ era uopo d’ una novella pruova per conoscere quanta sia la soavità e la perizia, anzi potenza del canto della Lagran-ge, ben ella la diè quella sera. Non si potrebbe dire di che straordinaria pompa e ricchezza di finitissimi modi ella ornò la sua aria, o romanza che sia ; onde non ha infin tutto il torto il signor Lamberti, s’ei suona con tutte le sette trombe de’ milanesi giornali che 1’ onore d’ a-ver dato alla scena cotal alunna, è tutto suo, escludendone il Rossini. Sì onesti orgogli sono permessi ; tanto più che il Rossini ora è capitan delle guardie, e può di leggieri passarsi di questa gloria. Il Varesi vinse anch’ egli ogni suffragio, così per la espressione della parola, che la felice esecuzione del canto ; e veramente con maggior sentimento non si poteva dire la bella cabaletta della sua aria, nè più drammaticamente colorire le scene che la susseguono. Quest’ atto improvvisato, in mezzo a’ languori del Macieth, fu un vero e ben gradito regalo,