236 tacolo. C’ è da scegliere e da contentarsi. Alla Fenice si dà \'Otello; l’eterno Nabucco al teatro Gallo in S. Benedetto; la nuova ed eccellente Compagnia lombarda recita all’Apollo: ha commedia diurna1 al Malibran. Le divine melodie del Rossini, troppo vecchie o troppo diverse da quelle che trovano oggidì, non fecero, quella irruzione, che noi ci eravamo immaginati. Per la moda che corre, parvero strani que’lunghi recitativi e sparsero un non so che di freddo nella bellissima composizione, or che siamo avvezzi ad udire le umane voci a sonare più che a cautare, facendo solo a gara cogli strumenti; e ciò non pertanlo, come non poteva non essere, l’introduzione, il famoso duetto: L’ira d’avverso fato, il bellissimo finale dell’ atto 2.° e tutto il 3.° han destato il più vivo entusiasmo; e i giovani a cui erano nuove, almeno, in teatro, quelle note sublimi, si scaldarono al pari de’vecchi, a cui elle ridestavano già tante gradite impressioni. La Garcia ò una valente Desdemona ; eli’ ha voce fresca, intonata, di bellissima tempra, che modula con grandissima agmtà, e nel famoso Se il padre m’abbandona ella eseguì con molta purezza e perfezione que’difficili gorgheggi, come cantò