Ili se pur è possibile, ogni di più nelle grazie del pubblico, e per lei s’inventò perfino una nuova e insolita maniera d’ onori. Si sa che una legge teatrale vieta all’ attore di mostrarsi sul palco, ad accoglier gli applausi, oltre un certo numero di volte. La gente trovò un modo ingegnoso d’interpretarla, rispettandola, e quando la gentil danzatrice, col non meno gentile compagno, dopo essere comparsa, sta per ritirarsi, ecco un tuono, una procella di no ! no ! un raddoppiamento di festa 1’ arresta in sul limitar del proscenio e la costringe a dar di volta, e prolungare la romorosa ovazione. Le tre volte legali ne partoriscono un numero infinito d’ altre di contrabbando. Al solito balletto s’ aggiunse, quest’ ultime sere, un nuovo passo di carattere e campestre che chiamano la Redova Polka, in cui il Saini-Leon fa la parte d’ un goffo villanelle. Nella Cerrìto è la grazia medesima sott’ altra forma e sembiante ; ma non si saprebbe dire il brio ed il garbo con che, raggentilendoli,, il Saint^Leon imita i rustici modi. E’ rende graziosa la goffaggine. E veramente un ballerino della grazia, della eleganza del Saint-Leon non avevamo ancora veduto.