193 spontaneo e mirabile magistero, da levare ad entusiasmo la sala, qui dove que’pezzi s’erano uditi dal loro autore medesimo. Il Martinoff è un talento di prima schiera, ed ei toccò 1’ ultima perfezione. Pochi sonatori possono pure paragonarsi al Bianchi per la sicurezza della intonazione, pel brio e la forza della cavata, per la potenza della esecuzione. Dopo il Paganini, non s’udirono mai suoni più efficaci ed arditi ; nè nessuno ne imitò con miglior effetto e maestria i fantastici accordi, e le bizzarre armonie nel canto delle streghe, che il Bianchi eseguì, rinnovando ad ora ad ora le stesse maraviglie di quel portentoso violino. Non si saprebbe comprendere il secreto di quelle dita nella rapidità e giustezza, con cui ei ricerca e coglie le doppie più lontane, gli arpeggi più involuti ; in quel torrente di note, sì spiccate e precise, con cui, passando per quante posizioni ha l’i-strumento, sospende, ripiglia e prolunga la cadenza. Al celere locco par che rispondano a un punto tutte e quattro le corde. E com’ei signoreggia le più ardite difficoltà, negli adagi e ne! cantabili ei signoreggia l’affetto, piega la nota alla più soave IX <3