386 fetto, che tocca. L’ argomento è sotto sopra il seguente. Giovanna Maillotte è una Giovanna d’Arco in piccolo: la quale, se non è come l’altra ispirato, corto possiede due grau qualità: una passione spasimata pel ballo, e questa si vede, l’altra de’più elevati sentimenti, la quale è bensi dichiarata nel libro, ma non è cosi apparente; poiché per essa non resta ch’es-sendo la bella impromessa a un suo cugino, persona alquanto grossa, ma che pur l’ama, ella non si dia in braccio, al cospetto di tutta la fiera di Lilla, al figliuolo del governatore della città, per nulla scontento di far questa parte da pertichino nel suo a solo, e sostenere il caro suo peso. Ora è da sapere, che corrono i tempi della rivolta de’Mendichi, quan-d:essi brigavano di torre i Paesi Bassi al giogo deila Iuquisizione e della Spagna; ed una masnada appunto di ribelli, da’ loro gridi detti Hur-lus, assale la città, e 1’ avrebbe anche presa s’ella non fosse stata in tempo soccorsa e difesa dalle sue donne, a cui, dimenticati i balli, e gli antichi e nuovi suoi amori, si fa capitana e campionessa Giovanna. Gli Hurlus avevano in Lilla secrete intelligenze, e quel buou pastricciano di Gontiero, parte per debolezza,