285 a terra 1’ uomo piìt forte, onde Sempronio ha ben ragion quando canta. Mi si piegano i ginocchi, Nega il pie' di camminar, e il piede potrebbe tanto più negar di ballare. Sono effetti naturalissimi. Una cosa riman però vera, ed è che, siane chi si voglia l’autore, non si vide mai peggiore sconcezza di questo ballo della Gipsy. Gipsy è una parola inglese, che in Italiano importa nè più uè meno che zingara; onde non si comprende perchè si ricorresse al dizionario inglese, quando così opportunamente poteva accomodar l’italiano. Questa Gipsy poi non è altro che una scolorata e scipita imitazione della Esmeralda, meno la gran figura di Frollo, il contrasto degli amori di Gringoire e di Febo, meno tutti que’varii piacevoli e toccanti accidenti, che facevano di lei il più ingegnoso e allettevole de’balli dal Viganò in qua. La Gipsy è una sequela di controsensi i più strani: immaginatevi un uomo che si dà il disturbo di scalare una finestra, quando la porta non pure è aperta, ma spalancata, e la stanza è al piano terreno; un padre, il quale vede rapirsi la figlioletta, ha per lungo tratto di paese sotto gli occhi il rapitore, e se