192 nauza non era numerosa, ma eletta; l’onorava il fiore del bel mondo cittadino, e dei dilettanti e professori di musica. Ben è vero che il sig. Bianchi aveva trovato un sozio degno di lui, il sig. Martinoff, gentiluomo russo, che, cultore della musica a solo diletto, è giunto a tale altezza di arte nel difficilissimo gravicem-balo, da collocarsi, non ch’altro, vicino a’ Thal-berg e a’Liszt. Nè so se a lui si debba maggior lode per l’esimio suo musicale talento, o per la gentilezza dell’animo, di cui fece prova in quest’occasione, adoperandosi in ogni guisa alla riuscita dell’accademia, fino col darci 1’ o-pera propria. Il sig. Martinoff è un industre mecenate, ed egli si fece udire in due pezzi : un capriccio sopra varii pensieri della Sonnambula, composto dal celebre Thalberg, e la famosa fantasia sopra due pensieri dell’ opera del Mosè, capolavoro del medesimo autore. In que’due ÌStnponimenti, non a studio di vana bravura, ma a raggiunger l’effetto di certe riposte e arcane armonie, il Thalberg adunò tutte le maggiori difficoltà che l’arte presenti, sia per l’arduo e complicato maneggio, sia per la forza ed ora per la delicatezza del suono; ed egli, il gentil sonatore, le superò tutte con sì