278 vasto ricinto, gettando fiori, e qualcosa che doveva esser versi, indi s’ affidarono all’ aure. La gente li vide a poco a poco levarsi, pigliar sempre maggior campo nel liquido spazio, impicciolirsi, mentr’essi, da lunge ancora quanto poteva tirare la vista, mandavano cortesi saluti alla città che li contemplava e pregava loro miti soffi e prospero evento. Da prima il vento da S. 0. li spinse verso il Friuli, e per un’ora e mezzo e’seguirono la direzione di N. F.. sempre costeggiando il mare; indi, scorgendo che troppo s’accostavano alla spiaggia, alle 3 ore e */j discesero sulla sponda sinistra della Piave nel comune di Cava Zuccherina, a 25 miglia da Venezia. Il barometro segnò la maggior altezza rag-ginn ta a 2400 metri sopra il livello del mare. Il termometro R. che al momento della salita segnava 12 gradi sopra il zero, a quell’ altezza era sceso a 2 gradi e mezzo sott’ esso. I fortunati viaggiatori giunsero felicemente a Venezia il di dopo, alle 4 del mattino, per la via meno rapida, ma un po’ più sicura, dell’ acqua.