118 ristorarlo. E’ si ristorò mutandolo, e domenica appunto il teatro si riaperse co’ Due Foscari, e 1’ egregio Badiali. L’annunzio di si gradita novità era stato accolto molto avidamente dal pubblico, desideroso di conoscere alfine il vero intorno uno spartito, di cui sì varie eran corse le voci ; e l’opera, senza aver avuto uno strepitoso o straordinario successo, si può diro che sia generalmente piaciuta. Ella è una buona musicale fattura ; poco poi rilieva il sapere s’ella o no in tutto risponda alle altre opere del fortunato maestro. E difficile e pericoloso far simili ragguagli nelle opere dell’ ingegno : non si tratta di peso nè di misura; questo ben si può con sicurezza affermare, che ne’ Due Foscari si riconosce l’autore del Nabucco e dell’ Emani. In essi ha il medesimo se non forse maggiore studio di belle armonie, la medesima accurata e varia ¡strumentazione, parziali bellezze che caratterizzano la mano maestra, ed un gusto squisito. Con buona filosofia, il carattere della musica seconda sempre quello della situazione, e per questa convenienza di stile e imitazione di suoni è bello in ispecie il coro della introduzione, dove la