3 3 ó Della Hiitoria di Corfò ; rio, retti, ficredeuano hauere in ogni luogo quella fortuna , c hebbero in S.Quintino. Non Tempre lo fleffo pianeta predomina 3 e Marte, che con gli altri Cieli fi aggira,non hà di continuo il medefimo iito, e figura. Se vin-cetfc vn iòlole battaglie,non folo vn mondo farebbe Tuo, ma con Aleilandro gli conuerrebbe cercare nuoui mondi, per conquiftarli. La Torte, c'hà la ruota, non può flato ferma in vn punto 5 e lo sferico fuo nel piano della felicità continuamente fi volge. Ben fi vendicarono nel Tei-fanta quattro i Crifliani con la prefa del Pignon di Velez della Cornerà Cotto la condotta di D.Garziadi Toledo, il quale, preiìdando quello icoglio, pofe freno a’Mori,che da quelle parti feorreuano contro 1 lidi di Spagna Tenzari* tegno. Ma Solimano, che non la volea cederea’noflri, c feontaua vn’ontacon mille, nel feffanta cinque mandò \x> fua armata numerofadi cento ottanta vele a’danm di Malta , ouesbarcarono venticinque mila Turchi, che cinlè-ro di ih ettiilìmo affedio la fortezza,eflendofi loro aggiunti Luzzalì con le galee di Aleifandria, c Dragut con trede-ci legni di Tripoli à lui concefla da Solimano. Fu prcii/ la rocca di Sant'El mo, e fi perdeua il Calici S. Angelo, 11-fola, e il Borgo, fè la morte di Dragut, che fu vccifo da/ vna Tcheggia di pietra, rotta da vna palla di cannone ; c poiD.Garziadi Toledo, Vicerèdi Sicilia con l’armata del Re Filippo non hauetìèro aflretto l’inimico à partire/ verlo leuante. E fi deue qui confiderare la differenza tra l’aifedio di Corfù, e di Malta ; benché gli Storici facciano lunga mentione del fecondo, e poco pari ino del primo» volando con le lor penne oue guidati fono da vn appai* lionato intercise. M al tahebbe tempo di prouederlì; c