3 oo Della Hiftoria di Corfù. pelafsero à farne auuifato il Peiaro, che non dorrrJuaà gl’intercffidelfuo Principe: quindi nacque, che il barbaro non puote ritrouare fenza difefa I’Ifola, chéfuppo-nea di forprendere. Cinque galee furono difarmate, per munire le fortezze,e fi demolirono da tre mila caie de'bor-ghi, per togliere a’nemici la commodità di annidaruifi dentro. Noniòlolechiurme,magli huomini, eie donne di Corfu feruiron da gualcatori, deftruggendo le proprie habitationi volontieri perferuigiodeldominio,àcui lòggiaceuano. Due mila Italiani, e altrattanti Corcircli prodi neH’armi fotto Colonelli nobili delTlfola furono diftr ibuiti ne’calklli, e ne’pofti più opportuni della città, fotto la direttione di Giacomo Nouello valorofiifimo Capitano, e Lu igi da Riua Proueditore ftraordinario. Simon Leone hebbe comando fra le truppe, e la fortezza, di mare fù data in cura ad Andrea Faliero ; tutti comandanti di primo grido, che poco delle Tracie fpade pa-ucntauano, e molto fi prometteuano dall’efperienza d’jn-contri pur formidabili. Se alle prouifioni, che fi fecero ù aggiugneua la diligenza delle vittouaglie,delle quali non poco fi fcareggiaua, certo, che l’aflèdio di Corfù fi po-tea annouerare per feliciifimo, per la gloria fi acquiftaro-no i difenfori, e per la fìrage, che fu fatta de'Turchi, che alla fine fi diipolero à partire, conofcendo l’imprefà più difficile di quella,che fi haueano creduto.il Doria in tanto li tratteneuanel porto di S.Caterina, poco difcoftoda^ Cafopo, dadoue icriilè al General Peiaro, offerendogli’! iòccorfòdella fua armata cótro de'Turchi : & il Dace Veneto , che lapea l'imminente pericolo di Corfu, verfo la-quale I/ola già veleggiaua poderofiffimo Barbarofla,accc- tò