348 DellaHiftoriadiCorfiu fimo Vluzzalì, che al Tuo Signore non Teppe portare trofèo più bello della pelle del Bua,che Tece Tcorticare, e appendere alle antenne del Tuo nauiglio. Ma mentr’egli sloga contro Tinuitto,bench’eftinto,Corfioto lo fdegno, 1 noftri del corno deftro, e della battaglia, de'Turehi fanno orrcndifllmaftrage. Mille cinquecento Corcirefi, ch’e-rnno sù i legni Venetiani,ricordeuolide*loro danni, heb-bero occaiìone, e di mcftrar la loro forza, e nello (ledo tempo fare le loro vendette. Cnftofàlo Condocàlli So-pracomito Corf.oto con lafua abbordò la galea Capitana ti Rodi, e con fomma gloria, tuttoché con giandecon-tn.llo ne fece nobiblììmo acquifto ; e gli altri Condottieri noftri, e in particolare Stelio Calichtopolo, infigneo nella nobiltà dc.g!iaui,e nella fortezza hereditata co’l (àngue, lì fegr.alarono in modo, che non meno della idolatra fapea vincere la Criftiana Corcira. Già la fortuna, cht/ fu'J principio, pe'l vento a’ nimici fauorcuole, pareacontraria , s’era vnita co’feddi, che in ogni luogo facean macello de’Turchi j quando il Doria à vele piene P vrtò, o i Ottomana.01 dinanz-ijquafi che tuttadiiòrdinata,polè in maggiore confulìone, facendole perdere ognifpeme di felice fucceiso. D.Giouanni, con gli altri Generali allora diedero dentro con più fierezza, e dello (confitto Trace fecci o quello , che far fogliono i lupi più famelici co'lpiù timido ouile. Non è battaglia più, èfolaftrage } gii vni preièntano la gola, gii altri adoprano il ferro j quinci lì penfa (blo ad vcciderc , quindi à (uggire/. Fugge folo Luzzalì con circa quaranta galee, ma iègui-to da D. Giouanni, e dal Doria, (e non venneinnU' np de’ noftri, a’ noftri delle diece preiè laiciò nouo v galee>