4fo DellaHiftoria diCorfùJ dal Papa con diiegno di muouere co'l Tuo mezzo qualche» fòlleuatione nell’Óriente, oue allora contro il gouerno d' Hibraimo compariuano cattiui humori, e piccioli Temi di grande diicordia. E fipoteuaiperare qualche vniuerfale iolleuatione col proporre a1 Turchi vn del Sangue Ottomano per direttore delle loro tnoffe, e per capo de’tumul-ti, che fi attendeuano. Ma negli Eterni decreti altrimeu-tifuicritto. FraTommafodoueamaneggiare, nqn \iu ipada, bensì il breuiario, e il Tuo Imperio era determinato ne gli angufti confini di vna fol Cella. Sono ftrauaganze, che di raro fi veggono,le mutationi di cappuccio in corona, di Patienza in paludamento Reale. ITurchi non fecero nouità, e le Galee del Papa, e di Malta ritornarono à Corfù d’onde partirono alloggiando il Roipigliofi nel Paleggio Arciuefcouale, dallllluftritfìmo Labia fpefato con tale magnificenza, che gliene profefsòobligationi lo fteflò Pontefice. Le Galee di Napoli, e di Sicilia,che dottano vnirfi con le Papaline, e Maltefi, arriuarono cosi tardi, che rermine del loro viaggio fu il Zante, d’onde» diedero volta, per ritirarli a’ loro paefi, timide del verno, che cominciauaà comparire con le tempefte. Ma noiù perche fuife auanzata la ftagione fi mancaua di mandar da1 Veneti gente in Candia; e Pietro Valier, ch’era fucceifo ad Andrea nella carica di Generale delle tre Ifole, da Cor-cirainuiò molti con le neceifarie prouifioni. Egli noiL» lafciò mai la vigilanza douuta alTamore, che portaua alla» Patria, e in vn tempo fteffo fi facea vedere in due luoghi, in Creta cofoccorfi, nelle Ifole con l’incorrotto gouerno. Qui aggi uftò differenze, compofediicordie, referagio-ne à gli oppreifi5tolfe gli abufi, e riformò gli fconcerti del-