Libro Quarto. 201 perche voleua per fe Co lo il Sepolcro. Molte altre limili infcrittioni, ò per Prelati, ò per pedone intigni, lì leggono in Corcira ( Cc pur tutte fi leggono, effendo la maggior parte rola dal tempo) quali lafcio, à line di non-cagionare tedio a’lettori, che, meglioche degli elogi) de’ morti, fi dilettano delle glorie de* viui. Boemondu, che feguito hauea Roberto il Padre, veggendolo priuo di vita, ritornò con l’armata in Italia, oue Ruggiero, fuo fratello fecondo genito, gli hauea già tolto il dominio, à fe di ragione ipettantc. L’vno, e Taitio poicroia lite al giuditiodcll'armi, ma da’ capitani, che ambo amauano, per la memoria del Padre, accordati, depofero gli idegm, contentandofi Ruggiero del principato di Taranto, o rinunziando à Bcomondo gli altri luoghi co’l titolo di Duca di Calabria, e di Puglia. Ma mentre qui conten-dcuano fra di loro i due germani, Durazzo, e le alti e Terre di Grecia, folleuandofi, cacciarono gli prclìdij Normanni, e all’imperatore Alcllìo fi diedero. Inquefto tempo fi fece la gran molla de’ponentini Principi, per togliere terra Santa dalle mani de’ barbari, che l’occupa-uano, alla quale pur concorfe Bocmondo con dodcci nula eletti ioldati, conducédo feco Tancredi fuo nipote, figlio di Ruggiero,à cui celie i fuoi itati di Calabria,e di Puglia. Tutt* 1 Principi s’vnironoin Durazzo, iuora thè lui, per foipetto, c’hauea dell’imperatore Alcllìo fuo nimico. Se pure non fu altro il fuo fine ; concioliacofachc truouo, che doppo la conquida di Antiochia, ritornando egli nell’Italia, oue aggiuftò le differenze di fuo fratello con Ruggiero Conte eli Sicilia fuo Zio, con buon numero di tanti, e Caualh venne fopra Durazzo, e prefi l’haurebbe, E c fe «I