SCRITTURA DEL MESSER ALVISE CORNER ECC. 51 tate. Ma a questo dar fondo si provederà, e ritornerà il bel spettaculo, che era a veder tante navi grosse e galee nel canal di San Marco, perchè il porto si darà fondo, come è detto, che troppo gran perdita sarebbe a perderlo, essendo pur quello, che ha fatto tanto richa e tanto famosa e potente questa città, adornandola di alti e singoiar privilegij, e, al tempo delle carestie, soccorendola di biade, e così tutto il suo Stato. Oh porto santo e giovevole, per lo quale sono uscite tante armate grosse, e ritornate con vittorie, e con spoglie, e trofei de nemici, e con pregioni di alto grado, e fra le spoglie e trofei ci sono 4 cavalli posti sopra la chiesa, i quali erano già in Roma per ornamento dell’arco triomphale del gran Cesare e può’ da Costantino furon portati a Constantinopoli, e la nostra armata gli tolse e li portò in questa città ! E non è dubio che per l’avenire non siano per portarsi altre spoglie e trofei, perchè l’antico alto valore nel cuor venetiano non è ancor morto, ma è stato impedito molti anni per ricuperar lo Stato di terra ferma, e fortificar la città, e, finite, si leverano molte spese, e queste si meterano in far maggior l’armata, che è sempre in mare, per conservare a questa città l’alto e bel nome di Regina del mare. La qual Regina ha voluto honorar tal suo nome con l’edificare una si maravegliosa casa de l’Arsenale, che è cosa non più veduta, nè pur scritta. Sereniss.0 Principe, il grande amore, ch’io porto a questa mia cara e dolce patria, mi ha tirato a forza a dir quello, che ho detto, che non è però fuor di proposito della laguna e porto, perchè questi dui sonno stati li fondamenti d’ogni ben nostro. Ma ritornando al soccorso, che dimanda la vostra fedel laguna, Vostra Serenità può darglielo hora facilmente, sì come li nostri buoni padri già non poteron darglielo, ma pure per darglielo in quella parte, che si poteva, spesero un million d’oro in far la Brenta nova per levar di questa laguna parte della sua acqua e mandarla nella laguna di Chioza, perchè atterase quella e non questa, e non hebbe rispetto a guastare tanta migliara de campi, che si disciporno ne l’alveo, maregiane e argini di dette Brenta, e meno hebbero rispetto che tale alveo e argini tagliasero e intestassero tutti li scolatorj delle piogiane del Piovato, per la quale intestatura diece ville son fatte come inutili per le acque. Et hora si vede che questi danni sonno stati danni utili e la spesa utilissima e necessaria, perchè tal parte di Brenta finhora ha atterato dieci milia di laguna di Chioza, e tanta havrebbe atterrata di questa, e l’altra parte, che restò in questa, ha atterrato altre diece miglia di questa, cioè da Moranzan per fino in Resta d’aglio, e la chiesa di San Illario, che era nella laguna in questo luogho, è nel mezo de possessioni. Laonde si vede, Sereniss.0 Principe, per esperienza et per raggione che, chi non levasse hora la detta Brenta e Bottenigo, che pur sono dui fiumi, che atterano, che in pocco tempo questa città sarebbe in terraferma, ma prima nel mal aere. E voi, Sereniss.0 Principe, per seguir quello che i vostri boni padri principio-rono, li leverete essi, e, siccome essi spesero per levarne una parte sola della Brenta un million d’oro, voi con spesa solo di 100 millia ducati leverete l’altra, e siccome essi fecero tanti danni, così voi farette molti più utili. Ma perchè tali fiumi non si possono levar dalla laguna, se prima non son preparati li cannalli, dove si hanno a metere, et è già parte presa che il Bottenico si levi et dove si deve mettere, e si ha principiato l’opera, ma queste opere vogliono tempo, si seguirà donque l’opera per poterlo levare. Ma perchè non è preso per tal parte che si levi la Brenta e di quella, che importa, Vostra Serenità prenderà che la si levi, e perchè bisogna tempo almeno di 4 anni a fare il suo canale, e pontecanale, e le porte in luogo di carro, e altro, però bisogna principiare hora l’opra per poter liberar la laguna tosto. Et per iscarico di Vostra Serenità et di questo Ecc.mo Collegio ella ellegerà sei o otto di esso delli più pratichi di aque, i quali insieme con li Signori, che sono hora in tale officio,