io8 SCRITTURE DI CRISTOFORO SABBADINO B) BONIFICHE 7. CIRCA IL COLTIVAR LI LOCHI CONFINANTI CON LA LAGUNA 1547, 7 SETTEMBRE Essendomi stato imposto per le S. V. Clar.mi Sig.ri Savii de 1’ una e l’altra mano e Magnifici Signori Essecutori de 1’ offitio delle acque a me Cristoforo Sabbatino, suo inzegner e protho, eh’ io dovesse dir il parer mio, se’l seria benefitio de la laguna, se per miglia tre lontane da quella non si arasse, nè coltivasse li terreni, ma lassar quelli andar a pradi e boschi, sicome per una scrittura datami per parte di V. S. si contiene, io veramente per obedir a quelle dico, sicome in altre mie depositioni e scritture apertamente me ho lassato intender, che’l non è cosa che sia stata e che al presente è e per lo avenir sia per esser più danosa e di maggior ruina a questa laguna, quanto il redur a coltura et a domestichezza li lochi bassi e paludosi d’intorno di quella, sopra li quali e per li quali pole e potevano assender le aque salse e passar le dolce, per moltissime ragioni, che al mio debile intelletto se apresentano aprovate dalla vera esperienza, che non falla, che è la atterratione, che si fa in la laguna, ochij vedendo, la qual eresse più in 4 mesi che pel passato non faceva in quattro anni. E però dico che’l saria bonissima cosa e de gran giovamento il non lassar arar, nè coltivar li terreni, che sono apresso la laguna, per le prefate miglia tre, e quanto più, tanto meglio. La qual laguna intendo io esser fino là dove assende e poteria assender le acque salse, quando non fossero impedite. E non solamente dico che non si doveria lassar coltivar li terreni, ut supra, ma questo, che molto più importa, che’l non si lassi far operation niuna in li canedi e lochi bassi, li quali hanno principio dalle acque salse e vanno ascendendo verso la terraferma, ascendino quanto si voglia, di sorte che si possino redur a domestichezza, corno per quelli cavar fossati, far arzeri e lassar pascolar animali. E non solamente dico di quelli, dove la laguna non è arzerata, ma ancora di quelli, che sono di sopra dalli arzeri, che principiano al canal di Sioco e scorono fino al Dese, de molto più importanza alla conservation dela laguna e fortezza della città di Venetia che tutti li altri, per esser apresso quelli situata essa città. E questo dico e affermo per mio giuramento. Io Cristoforo Sabbatino, inzegner, soprascritto, scrissi de mia propria mano, adì 7 settembrio del 1547. (Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque, f. 119, pag. 179; f. 165, c. 158). 8. BONIFICA DEL FORESTO 1541. Adì 22 Decembre. Recevuti cum la solita reverentia per parte delli clarissimi signori mess. Francesco Soranzo et mess. Antonio Capello, procurator, savii sopra le acque, io Christoforo Sabadin, inzegner, li soprascritti capitoli et inteso il tenor de quelli, veduto il loco e