L ibro Quinto. fiirono rotte da Carlo Zeno, Capitano de5 Veneti, ne'mart della Morea, tra Modone, e il Zonchio, come riferifce il Contarini, benche la prima fconfitta attribuifca alle tem-pefte, non al valore de’Corfioti, contro latraditione, che rófuol fallare,de gli auoli,e de’noflri maggiorici védica-rono bene i Genouefi nel 3 2 del medefimo (ècolo,hauen-doracquiftata la libertà, prima con diicacciare gli pre-fidij di Francia, poi quelli di Milano; poiché al Re, e a’Duchi Vifconti (ucceflìuamente foggiacquero. Ma fraqueilo mentre in Corfu non forfè nouità dirilieuo, iènon quanto nel 1405, efsendo Arciueicouo Fantino Dandolo, che poi hebbe la Chiefà di Padoua, fecondo Honofrio nella fuaCronologia,à iilanze delCommunc/ù fatto decreto da’Signori Venetiani, che gli Hebrei Cor-fioti portaisero vn iègno giallo fu’l petto, per differirfi da’ Criiliani, con pena a’contrauentori di ducati trecento. Spiacque tal legge a’Giudei tanto più, quanto che il fè-gno era ridicolo, poiché abbracciaua in tondo la circonferenza di vn quarto di braccio ; onde poilo in feno à foggia di feudo non potea riparare i colpi delle linguo, cheauuentauanparole dimaledicenze, ed'ingiurie. Si aggiunlè,per compimento de’loro mali,che furono affretti à vendere in termine di vn anno gli (labili, che molti n’haueano & in terra ferma, e nell’Ifola, con ordine, cho mai più ne poteflero comprare ne'luoghi del dominio Corcirefè. A gran ragione fi priuano di (labili quei, che non han fermezza alcuna di fede ; e troppo grande feor-no farebbe, fe ne gli edifici;, nelle ville, e ne campi, fi ve-deffero apertemente le loro vfure, Non è conueneuole, che fé perdettero le loro terre per hauére vccifoCriflo, terre