43 8 Della Hifìoria di Corfu. tolto il modo d’ingoiare, come forfi pretendeuano, le, poffeilìoni tutte dell’Ifola. Fra quefta Gente, odiofa à Dio, à cui non credono, negando la Trinità, e à gli huo-mini, che voglion Tempre ingannare, viuea vn tal Cairn d’Aron douitioiò vn tempo, e fra primi mercadanti della Tua Natione, ma poi per fallimento refo così pouero, che gli biiògnaua mendicare il vitto dalle aftutie, e dalle frodi . Intaccò egli le borfe di molti Mercadanti Venetiani, da’quali preiè co’lprimiero credito, molte merci à credenza, e non potendole fodisfare partiiìì, e comparue i m-prouifamente à Corcira. Haueaegli vna figlia di qualche bellezza, fe bella può di rfi chi hà l’alma deforme, o col mezzo di coftei pretefe rifarcire i danni della fortuna, e fare, almeno preflò i fuoi,acquifto della riputatione perduta . Era la fanciulla di ipirito accorto,e aftuta à pari del genitore, degno frutto di vna tal pianta ; nè le mancaua-no modi da far credere, che le ombre partoriifero luce, e dal ièno del nero nafcelfe il bianco più bello. Chiufa col Padre in vna ftanza fi addeftrò per più giorni à farfi vedere aflàlitadaipiritofourano, cheledettaua ciò, chepoi douea dire al popolo pazzo della Sinagoga, che facilmente crede le impofture, della verità perpetuo nimico. Il contorcer le membra, l’accender gli occhi, l’agitare il fe^ no, il riempir di ipuma la bocca, il variar colori, furono le prime lettioni,che appreiè l’allieua di Cairn,che volea vc-cidere la fimplicità de’fratelli,che niente riteneuano dell’innocenza d’Abele. Parole interrotte, profetie dimezzate, promefiè di libertà, auguri j di futuro Melila, e cento, e cento fimfli follie, fi fcriflè la giouinetta nella mente, per proferirli à fuo tempo con labbra fraudolenti, e mendaci. Le