xio Della Hiftoria di Corfù. Venetiani,ea'Conti, fecondo quello, c’haueano patteggiato col figlio, forprefo da graue infamità lafcio U, vita. Aletfio, che gl ifucceflè, meglio, che il Padre attendendo alla ftetsa colà, tu cauta, che i Greci fi iolcuaf-fero fottola condotta di vn tal Mirtillo Tuo fauorito, il quale di fua mano ftrangolò il giouine Imperatore, e fi vide eièrcitar la tirannide. Mai Latini, infiammati pe’l doppio tradimento del fellone, e contro loro, e contro il fuo Signore, diedero vn ferociifimo aisalto à Coftanti-nopoli, e la pretèro : fuggì Mirtillo, e raggiunto in Mo-rea, fu crudelmente, come meritaua, fatto morire. Bai-douino, Conte di Fiandra, hebbe l’imperio, e quel fiume ,c’hebbe per fonte i Latini, a’ Latini fece ritorno. Si diuitero poi le prouincici Collegati, e i Venitiani heb-bero quellaportionedi Grecia, che fi contentarono di accettare. Legga chi vuole le loro Storie, e ne vedrà minuti racconti, che la mia non pennette il dilungarti da Corcira alla penna.Non perche l’imperio fu tolto a’ Greci, fu dal dominio greco allontanata Corcira: reftò nel fuo Trono Michele, che da due mogli, che hauea, hauuto,fonerò quattrofigti matchi, Michele, Teodoro, Emanuello, e Coftantino. A Michele lafciò, doppo \sl> tua morte, la Signoria, e in vita perche l’amaua, gli diede Titola di Cortu, nella quale il Principe fi trattcneua con fòdisfattionc de’ paetani. Adornò egli di nobilii-fimi edifici; la Città} fabbricò in porto, molto atto alta difefa, il cartel S. Angelo; fortificò Gardichio, e alti 1 luoghi importanti sù Titola; ed efìendo mancato il Padre , cinfe di nuoue muraglie Durazio, e nell’ Epiro refe inetpugnabili molte Terre. Fùegli vccifo à tradimento, e Mi-