15« SCRITTURE DI CRISTOFORO SABBADINO più ad un modo che ad uno altro, et il continuo corso, che tiene l’acqua del mare per questa riva a l’ingiuso, come si dice, in garbino. Queste tre cause governano le fuse e le tengono più e manco drite secondo il sitto degli porti, e secondo come le son agiutate con le palate di fuora di litti. E1 si vede che dal porto del Tagiamento al fiume di Po tutte le fuse cadono sotto vento. Il porto de Malamoco e quel di Chiozza hano le lor fuse sotto vento, ma non in tanta longezza a longo il litto, corno quel di S. Nicolò e di Brondolo, perchè non sono porti incolfati, sono largissimi et hanno le palate da tutte doi le bande, le quali spingiono il corso per riva in fuora e lo tengono lontano dalla uscita del porto, dove l’acqua ha la prima forza. Ma quel di S. Nicolò è porto stretto nell’uscita, porto incolfato, non ha pallata niuna sopra vento, che acompagni l’acqua unita fuori fino alli scani, ma, uscita l’acqua dal stretto, se alarga più de un miglio sino alla garzina, palada incolfata, e perde la iorza. Et chi li ponesse maggior acqua, faria il medemo, chi non facesse una palata dreto il Castel novo, che accompagnasse l’acqua fino al scano, et dall’ altra banda un’ altra, che facesse il medemo ; altramente mai con l’acqua di San Rasmo appresso quella di S. Nicolò si farà l’effetto della fusa, che si desidera. Et poi anco questo seria rimedio incerto, perchè l’acqua, che score per garbin, la teneria per riva. Al danno della laguna, dico io per opinion mia che’l serà certo, perochè, essendo reduta la laguna nella piciolezza, che la si trova, e con manco canali del passato e con più altezza de velmi, che mai la sia stata, non fa al suo proposito el sminuirli l’aqua, serandoli una bocha, per la qual essa laguna riceve il viver suo, che è l’acqua salsa del mare ; et quanto più se ne lasciasse entrar, tanto meglio sarebbe per essa laguna. Non è da negar che, serandoli uno porto, meno acqua vi entri del presente. E se ben si dice che l’acqua, entrando per uno porto solo, entrarà più veloce che con doi, perchè haverà più vaso largo, a questo passo respondo che, quanto aspetta all’entrar nel porto in bocha, haverà bon corso, ma, cominciatosi a spalizar et ad alargarsi per la laguna, entrando prima in li canali et impindo quelli, e poi, ascesa sopra le velme, andar alli partiacqua, dove si pensano che debbino affirmarsi, vi vorrà del tempo. Et essendo quello limitato de hore 6, mai l’acqua si alzarà all’ altezza del comun presente con uno porto solo, ma starà molto più bassa nel suo comune ; dico, quando li parti-acque degli Treporti e del porto di Malamocho stessero fermi, dove sono al presente. Ma non sarà così, e la ragione è questa, che 1’ acqua, che entra per il porto di Venetia, impiti li canali et ascesa sopra le velme, va verso il porto di San Rasmo e trova l’aqua, che entra per esso porto, mezzo miglio in circa lontano da cadauno d’ essi porti, e se scontrano insieme, e cosi quella del porto di Malamocho incontra quella del porto di S. Nicolò al suo partiacqua, e quella dei Treporti con quella del porto di San Rasmo fa il medemo, e, scontrandosi tutte, tutte si inalzano ad un segno. Chi veramente serasse il porto di San Rasmo, così fazendo maggior il porto di San Nicolò de quel che egli è, l’acqua sua non seria così presta ad aggioger al loco del partiacqua di Treporti, che l’acqua di Treporti serà al suo partiacqua e, non trovando incontro, venirà più verso Venetia e robarà il locho delle acque del porto di San Rasmo. E che’l sia el vero, che l’acqua di Treporti farà questo effetto, oltra la raggion naturai, che questo dimostra, vi è la esperientia. Vedesi per il libro Capello che, quando fu serato esso porto del ’349 la prima volta, deliberorno di asserar per la laguna con palificate alcuni canali e gebi, che erano tra li Treporti et il porto di San Rasmo, e così fecero non per altro che per intertenir l’acqua dei Treporti al locho del suo partiacqua et far che la non entrasse nel locho del porto di S. Rasmo, dove volevano che andassero le acque del porto di S. Nicolò. Aperto poi esso porto, disfaceron tutte esse palificate e