248 Della Hiftoria di Corfù.
femel anno,pofsint hoc facere per talem modum, quoA, tjuotief cumque ipfe menfura bullentur, non foluant prò omnibus bui. lispius eo, (jttod e(l folui folitum, et folui <■volumut ,ft ow-o njice tantummodo bullarentur.
   XI.	ltem contenta «fi, quod ojficìum Catapanorum fu per afsisijs Ciuitatis Corphoi, etfmiliter officimi Sindtcomm/on-firmentur fecundùm njfum Patri*, ita ¿¡uod milite s ,fiuè focij Reftorum, non f? impediant de diùtis offieijs s referuata tamen omm liberiate Reòlonbtts pr<edtCtis fnper ipfis Catapanis, et Sindicis, njt ¿qui iufium efì.
   Fu quefta Ducale ilgillata con bolla d’oro, e à gli Am* baiciatori confegnata;onde lieti di hauere ottenuto quanto voleuano ; co nfiftendo,nelle conceffioni fatte dal Principe , gli principali priuilegi de gl’imperatori Greci, de' due Re Carli, de’ due Filippi, di Roberto, e della Regina Giouanna;al ritorno fi accinfèro. Ma prima ceflero à nome della Communità di Corcira, al Publico di Venctia il beneficio del Fiico, con obi igo di rifar le mura della loro C ittà, e impiegare il guadagno in altri abbellimenti della medefima. Quello, c’haueano accordato coi Miani, fu loro liberamente conceflò ; onde nel Palaggio Ducale fo ne fece publica dichiaratione in prefènza di Raffaello di Caracini Cancellier grande, di Giouanni Vito, Defiderio Zucca, Pietro de’ Roifi quondam Giacomo, Notaio della Republica, e di altri ; benche il priuilegio foprapofto fia folo fegnato da Leonardo di Arroballi, che lo fcrifTe per comando del Sereniflìmo Duce, efuoi Configli. P<?r compiacenza poi de gli ftefiì Ambafciatori fu eletto per Comandante di Corfù Marino Malipiero, à cui fi diedo titolo di Bailo, e di Proueditor generale, à cagione, che