184 Della Hifloria di Corfù.1 tale feoila, che rimafe atterrato; onde diuenne Impc-ratore ilio figlio Stauratione, che, come inetto al gouer-no, fu deporto doppo tre mefi, e in Tuo luogo eletto il cugnato Michele Curoplate, il quale vinto da' Bulgari mutò la Regia in vn chioftro, e la ipada in vn Breuiario. Onde Leone, che fu il quinto, figlio di vn Patritio, chiamato Pardo,hebbe dall’elercito il titolo di Ceiàre;e da tut ta la Grecia potentiflìmi aiuti. Poiché la fola Rcpublica di Corcira gli mandò ottanta naui, e otto mila iòldati, co’ quali refo formidabile, non lungi da Cofhntinopoli attaccò i Bulgari, eli deftrullè, vccidcndo di propria, mano il loro Re,che valorofàmente fi difendea. Vinfè Leone i nimici, e tu vinto da’ fuoi domeftici, i quali, cauan-do di prigione Michele Traulo (Traulotìdifle perche balbutiua) oue ftauacon pericolo della vita, dentro la-camera dell’imperatore Pafcoièro, acciò mentre dormiua I’vccidefle, come fece ; e per tal fatto ottenne l’imperio. Ma i Saracini gliene occuparono parte con rifòla di Candiate quali tutta fi perle; e reftaua perduta, fe due volte i Capitani Imperiali, auualendofi de’ legni Corcirefi» nonvinccuanoinmare; doppo le quali vittorie i Saraci-ni da Creta, e Michele partì dalla vita. Morì con fofpet-to di Giudaifimo, il quale fi accrebbe nelle perfècutioni, che fece allefàcre immagini fuo figlio Teofilo,à cui mandarono i Corcirefi Ambafciatori, per offerirtene loro for/.e contrai Saracini dell’Africa, che i lidi dell’imperio dcuaftauano. Poiché, condotti da Saba, famofiflìmo Duce, haueano Taccheggiato l’Italia, e la Sicilia, e allora appunto all’aifedio di Taranto, città ipettante al Greco Imperatore, fi ritruouauano. Ciò intefoTeofilorin- gratiò