Libro Ottano. 419 quelli vna Maona, e tre Sultane, e la medefima Nauo General itia ; e ciò con sì poco fangue de’noftri > che può dirli di ficuro non vi eflère tra gli allori della Republicaj picciolo ramofcel di cipreflò. Così pugnauan sii 1 onde i Venetiani, e non meno glorioiàmente combateuanoiru terra lòtto lafelice direttione di Girolamo Foicarini,Pro-ueditor Generale in Dalmatia il quale,rompendo in campagna DanielBafsà,che volea foccorrere Duare, da lui alfediata,fi relè padrone delia Piazza con quelle conditio-ni, cheàlui piacquero di concedere. Auuenne quefto nel cinquantadue,nel quale in Cori u nelle parti d’Or os, e Agirù fi vide vn’improuifaiòlleuatione di Villani, cho armati faccheggiauano la campagna. Furono per ciò fpc-diti à Venetiaquattro Ambaiciatori, Dimo Beneuiti, Niccolò Cocchini,Demetrio Petetrino,e Stamatello Bulgari, a fine difupplicare’l Senato, che mandalfe à prendere informatione della caulà di rale riuolta, e porui,con gli opportuni mezzi, qualche rimedio. Girolamo Foicari-ni, ch’era Proueditore, con ogn’induftria, e diligenza at-tefe à tale negotio, eièrcitando, fi come in ogni altra oc-cafione, anche in quella gli atti del fuoprudentilfimo ze- lo . Ma il Generale Marco da Molino finì l'opera ; perche vfcito con conueneuole foldatefca fuora della Città, in-contratofi'n que’ ribelli, diede loro vna buona rotta, e de' prigioni, che molti furono, fece quello, che alla giuftitia conueniua. I Corcirelì lieti dei caftigo de’ rei,chetraua-gliauano la Republica opprelfa, procurarono, moftrata la loro fedeltà,folleuare il buon Principe ; onde fecero Con-figlio, oue Vittor Capodiftria, e Ottauio Marcoran, Sindici , propofero, e determinollì di aggregare al corpo del IH 2 mede-