Libro Settimo. 40 5* Generali l’animo ì offendere i Turchi, e hauenao qualt che corpo di armata, fra molte, che loro fi offeriuano, iì determinarono all’imprela di Patrafso, che, al dire dello ipie, era facile àconquiftarfi. Molti Corfioti s’imbarcarono , ma Morello Giuftiniano, vno di effi, armò vna galea velociflìma con huomini dell’Ifola, e di fòldati, e di chiurmala prouide iopra l'ordinario, portando cento perione di più delle altre, che folcano il mare. Speiè del fuo, perche diece mila feudi, che paga il Principe, nom, puotero ballare à vn tale armamento ; ma l’honore d’ef-lèrne Sopracomito non hebbe miraaH’intereise nell’apparecchio del legno. Quefto Nobile Corcireiè, co’ fuoi Paefàni, fece nelle occorrenze paleie il valor della Patria, e fi diportò con gloria fingolare nel lacco di Patrafso,dalla quale fi riportarono ricche fpoglie, e buon numero di prigioni. Ma i Venetian’n tanto, fatti certi a’ 2 5 di Giugno del i