Libro Quarto. 183 ce. Ma pietà ella è lo fpargere le vifcere Tue à publico beneficio della fede, e de’ Regni. Refle Irene fola per quattro anni l’imperio, e à fuo tempo fi celebrò ilfettimo ConcilioVniueriale in Nicea, oue interuenne Filippo , VefcouodiCoriu,fouenteneUefèflioninominato, Trecento trenta Prelati, effendo Pontefice Adriano , inter-ucnncro, e, per Jadeflrezza dell’imperatrice, molte cofè, à fàuore della Chieià Romana, furono ordinate da’ Greci. Ma fallidit’i popoli della Signoriadivnaféminala, depofèro in tempo, che con Carlo Magno trattaua fpon-iàlitio, e confinatala in Lesbo, eldferoNicefòro Patri-tio di grande tìima, e autore della caduta d'Irene „ Io non iàprei dire, fc qucfto filile fratello del moi to Leone, cho vn germano di tal nome hebbc; sò bene, ch'egli con Car- lo Magno, c’hauea titolo d’imperatore nell’Occidento , diuifèi confini, ritenendo perfè in Italia quello, che comincia da Napoli, e da Siponto verfò l'oriente con Tifala di Sicilia,lalciando il refto àCarlo, efclufò ciò, che po£ ièdeuala Chieià. Corfù rimate à Niceforo, il quale heb-be tutta la Grecia, inclufàui IaDalmatia, òl’Illirio,chc/ fu cauià di rottura tra Niceforo, e Pipino figlio di Carlo : poiché paflàndo egli armato iòpra quella Prouincia, da-Coftantinopoli fugli contro mandato Niceta, che arrivando à Corfu, aggiunte alleiue, teflànta naui Corcirefi, e poi, co” foccoriì de* Venetiani confederati, fatto più forte, nell’Adriatico fconfifte il nimico, e coftrintelo à laiciare in ripoiò quel paete , che à lui non appar-tenea. Guerreggiò Niceforo , fempre aiutato da'Corsoti , lungo tempo co’ Bulgari felicemente ; ma, ef-kndo Re loro Crunno , nella Mifia iiiperiore hebbc/