178 Della Hiftoria di Corfu. ringratiò la Republica , à cui con ceffe priuilegi fingolari fra*Greci; e più fattohaurebbe, fé l'idropisìa, doppo trentanni di corona,non Tvccideua. Coftantino terzo al morto Imperatore fùcceffe; madallaMadrigna auuelena-to diede luogo àEradeone fùo frattello, figlio di Eraclio, c della homicida: però molto non godèdell'vfurpatic fignoria;poiche Coftanzo, figlio di Coftantino,già grandicello, col fauore del popolo rihebbe il paterno dominio, e troncata la lingua alla donna micidiale, e il naiò all’ vlùrpatore tiranno, l’vna e l'altro confinò lungi dalla Tua Regia.Coftanzo dunque,quarto di queftoiiome,ottenne l'imperio, e fubito, alle cofe d’Italia volto, mandò per Ef-fàrca vntale Olimpio, che altri chiamano Alipio,acciò la difènderle da’ Saracim. Haueano quefti barbari, fino a’ tempi di Eraclio fpogliato gl’imperatori delle più vaghe Prouincie,e non trouando rcfiftenza,fcorreuano per mare, e per terra, viùrpando, e fàccheggiando Regni lènza/ contrailo. Corfu, e le altre Ifole depredate, il limile at-tendea la SiciIia,quando da Napoli fi molle Olimpio con poderofa armata, nella quale erano cinquanta naui de’ Corcirefi, e attaccata la battaglia, li viniè, e pofè in fuga con fanguinofà vittoria. Felice Coftanzo fé hauefTo, per mezzo de’fuoiCapitani , arnminiftrato l’Italia! Vi volle pallore iu periòna, accompagnato da’ Corfioti, vi fegrancofè; ma l'empio fpoglimdo le Chiefè de’loro ornamenti, ottenne il nome conueneuole di ladrone/, Pafsò poi’11 Sicilia, e per più anni fece lafuadimora» in Siracufà, doue le ricchezze deH’ifòla giua adunando » per trafportare à Coftantinopoli,e gl’italiani,e i Siciliani refòri. Ma chi era in abominatane al Cielo, meritòl'o* dio