50 SCRITTURA DEL MESSER ALVISE CORNER ECC. li loro strepiti, nè ci ha lasciato patire quel disconcio grande di allogiar con noi li soldati nostri con le nostre donne, i quali, a chi li allogia, sonno più insolenti, superbi e nemici, che non sono i nemici delli nostri nemici. Da questi estremi contrarij e danni siamo stati liberati. Ma oltra in questa città non han pur potuto penetrare i terrori e spaventi della perigliosa e crudel guerra, perchè non han forza, per grandi che siano, di passar la laguna. Questo habbiam veduto, quando l’esercito nemico, guidato dal signor Prospero Colonna, per metterci terrore, discese fin sopra essa abbruxiando li paesi circonvicini e Malghera, e tirrò molti colpi d’artigliarla grandi, ma le balle non giongevano se non al mezo della laguna, e strache cadevano in quella senza offenderla, nè pur lasciarvi segno. Talché nè strepiti, nè fuochi, se ben la fiamma giongeva fino alle stelle, non li spaventò, et il giorno ognuno si posse ai suoi soliti affari, e la note per solazzo i giovani andavano cantando con musiche in barcha al solito, solazzandosi, come se ’1 campo nemico fosse stato cento miglia lontano, perchè ognuno era assicurato dalla laguna. E questo, Sereniss.0 Principe, pur l’habbiamo veduto a la nostra età. E perchè li nostri descendenti possano vedere e godere di simili beni, si leveranno li dui fiumi di detta laguna, e ad un tratto si leverà ancora il tristo aere, il quale è prodotto dalla mescolanza del dolce con '1 salso, che si fa in questa laguna in Resta d'aglio, luogo sottoposto al vento d’ostro, che viene al diretto in questa città. Al quale estremo danno del mal aere non si può provedere, sì come in questa nostra età non si è potuto provedere che la città di Torcello per lo mal aere non sia fatta inhabitabile, e in questa s’è cominciato a vedere i mussoni, che è un inditio di mal aere. Dio ci guardi, Sereniss.0 Principe, di tanta estrema disgrafia, che fossemo astretti a lasciar per forza (volendo vivere) questa nostra tanto dolce e cara patria e andare ad habitare in altra, lasciando tanti belli casamenti e palazzi, e tanta commodità, che è quella delle barche. Ma hora col levar delli fiumi si leverà il mal aere e la atteration della laguna et del porto. Et perchè essi non si possono levar de li loro alvei, che li conducono in questa laguna, chi non li leva alquante miglia lontano da essa in suso, e tanto quanto vi potrà per essi ascendere il salso ; et perchè tali canali, sì come hora sono dolci, si farrano salsi per l’acqua, che vi entrerà di questo porto, perchè serà aperto il canale di Liza-fusina et altri, e per tale apriture tutti li cannali, che sono di sopra delli argini tra Marghera e Lizafusina, e tra Lizafusina e Resta d’aglio, che sono in gran numero e sonno cannali, che erano nella laguna, che è atterata, ma sono restati essi, perchè ha-vevano gran fondo, e tutti sonno dolci, tutti ritornerano salsi. Et questo serà un ritornare la laguna grande et cavar con homini e badilli, che sarebbe cosa impossibile, e, fatta essa laguna grande, subito al porto si darà fondo, perchè gran laguna fa gran fondo al porto e, picciola, piccolo. Et la raggione è questa, che, se ben la laguna è grande, è necessario che la se empia e pareggi col mare in 6 hore, e in altre sei si voti ; essendo gran quantità di aqua, è necessario che la entri e ritorni con gran corso, e il gran corso è quello che dà fondo, sì come lo piciolo lo leva. E si è veduto cossi essere avvenuto a questo porto, che, sì come haveva già 33 piedi di fondo, quando la laguna era grande, hora, che è fatta picciola, n’ ha se non il terzo. Laonde si vede per cosa certa che, chi non provedesse hora, il porto si perderebbe in pocco tempo, e non vi potranno uscire nè entrare pur le galie sotilli, sì come hora non han potutto entrar le grosse, che soleano entrar cariche, onde è stato necessario condurle a Malamoco a scaricarle. Nè più nave, per piciola che sia, vi può entrare, e le nave, che si fanno nella città, non si possono condur fuori vote, nè diritte, ma voltate per fianco, come fu necessario a far del galeone. E questa fu la caggione della sua perdita, che non si perdeva, se si fosse potuto condur fuori diritto, con la savorna et con rartegliarie asse-