Libro Settimo. 37. preflo, íéntendofi altri mouimenti di guerra per via di Coitantinopoli, oue s’armauano cento galee, la República, che s'era prouifta in terra, non volle trouariì fènz’-apparecchio su Tacque. Poie anch'ella in ordine molti legni, de’quali creò Capitan Generale Giacomo Fofcari-ni, quel prode, che tre volte aitrinfe Luzzalìà rifiutar la“ battaglia : e perche non mancaffero i numeri d’vna perfetta prudenza fi mandarono mille fanti à Corfu, per ac-crefeere gli ordinari prefidij. Con tali prouifioni pronta à ribattere le violenze aipettaua Venetia la piega, che-, prenderebbe l'armata infedele, la quale non tardò à comparire ne’mari di Corcira , ma effondo deftinata à dare il guaito alle riuiere della Sicilia, prefe i regali, c iitradolfi à portarealtrouelefuerouine. Con ciò tutto ancor dubi-tauanoiVenetiani, e con ragione; poiché vna loro galea , che nel porto di Cofgonzza, villaggio fotto Spala-tro,ftaua sii Tancore, in tempo di notte ailàlita, mentre^ ogni vnodormiua, da due fufte infedeli, fu prefa con prigioni? di Marino Gradenigo Gouernatore, che in vano fi proteftaua, che non fi doueife violare la pace. Onde fipotea dubitare da tale preludio qualche rottura: ceisò però la tema,quando Amurat, informato del fatto, diede ordine, che lì reitituiife il legno nel modo, ch’era prima,e che fullero iciolti tutt’i prigionieri, come puntualmente fucceflè. Meglio àogni modo fiallìcurarono nel nouanta cinque, che tolfe dal mondo Amurat in età di quaranta^ fette anni, ò pe’J fouerchio bere, ò per lo difguito della ribellione prima de’Giannizzeri, che s’acquietarono ; poi del Vaiuoda di Valachia,che vnito co’l Moldauo, e T ran-fibano, gli negauaapertamente il tributo, e minacciaua Ccc 2. di