3 22 Della Hiftoria di Corfù. mente le ¿odino, non permettendofopra ciò, per noi, ò alcun di •voi) ouero da qualffia altro m qualunque modo fieno impediti, perturbati , e mole/iati, raffrenando anzj l’ejìorfioni, e impedimenti, e i contraditton, che fienose i ribelli,con cenfure,e petite Ecclefiajìtche, pofpojla l’appellatone, con aggrauare anchc^ grettamente le cenfure, e pene Jìefej chiedendo di più fopra ciò, fe farà bifogno, l'aiuto del braccio fecolare, non ojìante la BolU della pia memoria di "Bonifacio Ottauo,pur nojlro Predeceffore, e altre Cojìitutioni, e Ordinationi Apojìoltche, comunque fieno, contrarie s ò mero feànoi, ò àqualfitioglia altro communi-mente, ò diuifamente dalla Sede Apojìollca fi a conceffo,che non poffano ejfereper lettere Apofìohche interdetti, fofpeji, òf:om-manicati, non facendo piena, ed efprejfa mentirne à parola,per parola dell'Indultoprefente. Dato in Roma appo S.Pietro fotto l’anello del Pefcatore à di 8 Marzo i 5 40 l'anno fejìo del nojlro Pontijìcato. Con quello Breue ceisò la lun^a diicordia tra’ Latini,e Greci, e la Città diede principio a godere la Tua quiete nó hauendo più paura di Solimano, il quale iacea progredì nelPVngheria contro il Re Ferdinando, à cui ruppe più eièrciti, e preiè moke Fortezze. Ma la memoria de’ mali ttafeorfi, facendo auuertit’i Corcirefi à penfare al futuro, li perfuaiè ad adunare il Configlio, à finedieliggeretro Ambaiciatori, che rappreièntaifero al Principe eli Venetia le loro difgratie, la fedeltà, e il modo di conièruarfi nell-auuenire. Contro Simon Leone, che in tempo delTaile-dio era Pi cueditore ordflfcu io, ò Bailo, vollero fi eiponef-iéro le doglianze; poiché per opera fua furono eicluiè \t> famiglie intere dal coperto delle muraglie,e nel Mandrac-chio miferamente perirono. Molte crudeltà vfate a' Corfioti