I IO SCRITTURE DI CRISTOFORO SABBADINO parte sono atterrati. E questo è quanto danno potrà aver le cose de Chioza per questa operation. El qual danno convenirà ad ogni modo esser in tempo breve, seben non si retrazesse il Foresto. Io Christoforo Sabadin inzegner scrissi. Adì 22 decembrio 1541, in Rovigo. Presentata alli clarissimi mess. Francesco Soranzo e mess. Antonio Capello, procurator, per el suprascritto ser Christoforo Sabadin, inzegner, in execution de quanto per Sue Signorìe li è stà commesso. (Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque, f. 165, c. 38). 9. PER IL RITRAZER LA VALLE DI SANTA JUSTINA SOPRA IL POLESENE DI RHOVIGO 28 DICEMBRE 1541 Volendo le Signorie V.re Clar.mi D.“, sicome a bocha mi hano imposto, che io Christophoro Sabbadin debia dir la opinion mia circa il retrar dela valle de S.ta Justina, posta di sotto de Rhovigo, parte verso 1’ Adice, ditta veramente la valle de Santa Justina, et discorre fin a Venece, et parte de sotto dalla villa de Buso verso 1’ Adeseto, che discorre fin al loco, dove se reagiunge il fiume Adice con Adeseto, ditta la valle de San Stephano, io veramente per obedire a V. M. rispondo che de vera scientia non potria dir come la si potria retrazer, perchè, come sano le M. V., non ho veduto essa valle se non cavalcando suso per l’Adice dalla casa di mag.ci Loredani nova fino alla Boara et traversando dalla Boara a Rovigo et da l’altra banda alongo Adeseto da Rhovigo al basso, dove finisce essa valle. Per il che saper posso la circunferentia de quella, ma che la se sia dentro via, non lo so, et, seben altre volte son stato in essa valle, tanti anni sono, che la potria esser mutata, et perhò che la possi retrazer over non, e come, non ardirei di fermarlo a V. M., se meglio non vedesse. Reportandomi mo’ a quello che hanno deposto li livelladori, quali 1’ hano livellata, et a quello che dicono quelli de Rhovigo, dico, se cusi fusse, che essa valle se retrazeria benissimo a cultura, ma la quantità di campi non lo saprei dir per non l’haver mesurata, nè essendovi dessegno alcuno con misura, se non de visu, che mi potesse instruir, e perhò mi reportarò. Quello veramente, che per giudicio e parer mio posso certificar a V. S., si è cerca li danni, che potriano haver li circunvicini, e lo dico medemo per il retrazer di essa valle. Dui dubii principali sono, l’uno è che, facendosi un arzere, che traversasse essa valle de sora la casa nuova delli mag.ci Loredani sopra 1’ Adice et de sora la casa della Fasana sopra Adiseto, l’acqua de l’Adice, che non potria dilatarsi in essa valle, come al presente la fa ; et questo nuoserà ad esso fiume de l’Adice et lo farà ingrossar di sopra. L’altro, se le acque di essa valle, le quale uscirano per il ponte sotto canal, qual se dice di far al luogho di Ramalto, faranno nocumento ali canali, quali descendono in Ari, alzando quelli, a danno de quelli, che hanno a far in li canali, et della città di Adria. A questi duo responderò per opinion mia, perchè lo posso far.