4 31 Della Hiftoria di Corfù ; Forte, volle tentare l’animo del Comandante Turco , dal quale non hebberifpofte, che dubie, epococonfac-centi al Tuo genio. Onde fi diipofe alla violenza da qualche militare ftratagemma indtiftriofamente accompagnata ; e in efecutione gli riufcì di mettere i fuoi generofidi-fegni. Concertò egli co’l Generale il modo di forprende-re il luogo, e ritiratoli àGerouaglia gli capitarono Tei bergamini, bene armati con l’auuifo, che il Ciurano eoa altri fedeci bergantini, e due Galee, fra le quali la Cor-fìota, era nell’Armura, da Butrintò dilcofta tre fole miglia . Allora Niccolò fcegliendo tre legni, e caricatili di militie 9 li fpinfe alla bocca della fiumara di Butrintò dalla parte di leuante, e iui fe fare lo sbarco ; indi auanzandofi naicoiè le iòldatelche dentro vn boichetto, lontano dalla-Torre vntirod’arcobugio; edeglicondue felluchefiià vedere nel lago. Non videroi Turchi la mattina, eifen-do ogni colà fatta di notte, che quelle due barche dallo quali’l Barbati facea fègno al Comandante di volerli parlare . E quello, c’hauea riceuuti molti doni, e ne fperaua de gli altri, Icefe fubito, il fimile facendo Niccolò, coiu quattro fuoi confidenti, e fi abboccarono alfieme. Non s’accoriè mai d’inganno il barbaro, le non quando dalle felluche fi cominciò à sbarare contro de’fuoi, che malmenati fi ritirarono al Forte,à cui fu attaccato da’iòldati, ch’-erano nel bofeo, il petardo con rouina della porta, e lìcur ra lperanza della conquida. Poiché già erano arriuati al,-: tri rinfòrzi di gente, che mandò con vna Galeotta il Generale, che compreiè dal rumore de’colpi, che i noftri erano alle mani con l’inimico. Ma non fi perfero d’animo i Turchi} rifoluti anzi di morire, cherenderfi, epurealla.