PRECEDENTI POLITICI Il sultano Abd ul Hamid nei suo lungo regno (1876-1909) si sforzerà di conservare il potere con l’assolutismo poliziesco, con la violenza spietata e con la furberia sfruttando le discordie altrui. Espedienti che ritardano il crollo, non metodi di governo che dominano una crisi. Nella seconda metà del secolo XX e nel primo decennio del XX il processo di dislocazione dell’impero è alquanto rallentato dalle rivalità e dai dissidi fra elleni e bulgari e fra le stesse stirpi slave della penisola balcanica e, sopratutto, dalle aspre gelosie fra le Potenze. Lo statista inglese William Pitt aveva da tempo intuita l’opportunità di conservare la Sublime Porta per gli interessi imperiali britannici. La Francia si era accaparrata una posizione di privilegio nel Levante. L’Austria-Ungheria cercava di frenare l’influenza russa nei Balcani. La Germania pensò di fare della Turchia un devoto cliente. Nessuna Potenza ammetteva che la Russia giungesse a Costantinopoli. Così la Turchia trovò molti protettori. Ma il « Grande malato » fu amputato dallo zelo dei suoi stessi medici e pagò a caro prezzo la protezione contro la Russia. Come diremo, l’Austria-Ungheria ebbe la Bosnia Erzegovina (1878), l’Inghilterra ricevette Cipro e trovò il modo di occupare l’Egitto (1882), la Francia si prese la Tunisia. Il capitalismo europeo ed ebraico si getta avidamente sulla Turchia che sotto il profilo economico è considerata poco meno di colonia. L’indolenza dei turchi abbandona la maggior parte del campo economico agli stranieri, i quali si trovano beneficiati del regime eccezionale delle Capitolazioni, limitazione palese dei diritti sovrani dello Stato turco. Gi sperperi del Sultano, le malversazioni dei grandi capi e dei funzionari, l’inguaribile disordine amministrativo hanno paurosamente indebitato la Turchia. Tutte le migliori fonti di reddito e fiscali sono nelle mani degli stranieri, o dei greci, degli ebrei, degli armeni. Il turco propriamente detto fa il pastore nomade, lavora con tecnica primitiva la terra, fa il soldato, forma i ranghi della corrotta burocrazia, della numerosa classe sacerdotale, attende ai più umili servigi. Fra continui travagli l’impero vivacchia. Nel 1911-12 l’Italia toglie alla Turchia gli ultimi possedimenti africani e si insedia vittoriosa in molte isole dell’Egeo. 21