B A L C A N I 79/2-/J Tre strade adducono dalla Serbia al Kosovo Polje. Ad occidente una strada parte dalla fertile conca di Cacak-Kraljevo, ricca di risorse e ben collegata colle altre regioni della Serbia, atta alla raccolta di forze; percorre un tratto della valle della Raska, dapprincipio assai, angusta, che poi si allarga nella conca di Novi Pazar, ricca ed abbastanza popolosa. Da Novi Pazar una buona rotabile prosegue su Mitrovica, prolungata dalla strada e dalla ferrovia che adducono a Skoplje, nel bacino del Vardar, attraverso la gola di Kacanik. Il secondo itinerario si stacca da Nis, risale la valle della Toplica, scavalca il colle di Prepolac (947) e scende a Pristina, attraverso una regione fittamente boscosa, dove le sorprese sono facili. La terza strada parte da Bujanovce, segue la valle della Binacka Morava, la stretta di Koncul e poi scavalca i contrafforti meridionali del Golija planina. La raccolta di una massa turca nel Kosovo Polje deve prospettarsi anche le eventuali minacce provenienti da occidente, sebbene non immediate, dell’esercito montenegrino. Ma la minaccia maggiore si profila da oriente ed incombe sulle comunicazioni colla Macedonia; per conservare il Kosovo Polje è indispensabile mantenere la località di Bujanovce (1). Perduto Bujanovce la difesa dei turchi dovrà essere arretrata alla gola di Kacanik. Un buon fascio di strade, sussidiato da una ferrovia, congiunge Nis col triangolo Skoplje-Kumanovo-Veles, cuore della Macedonia. A Nis questo fascio di comunicazioni si innesta nella grande arteria Beograd-Sofia (da Nis parte anche la rotabile che porta al colle di Prepolac). L’ampia conca di Nis, ricca di risorse, può accogliere grosse forze c la fertile campagna ne assicura il vettovagliamento. Sette fortini sorgono sulle alture che coronano la città; costruita nel 1885 questa cintura è stata successivamente integrata con altre opere. La valle della Morava si restringe a monte di Leskovac e poi si dilata di nuovo presso Vranje. Le montagne che la fiancheggiano si innalzano fino ai mille metri, i loro versanti, non ripidi, sono incisi da profondi vaiioni che nella stagione cattiva rendono penoso il movimento per l’alto o a mezza costa. (1) Le carte attuali portano « Bujanovci ». 72