BALCANI 1912-13 dei feriti dei malati e la sepoltura dei morti, il trasporto dei materiali militari ed altre necessità analoghe, l’esercito di una delle parti contraenti benefkierà sul territorio dell’altra dei medesimi diritti e delle facilitazioni degli stessi mezzi di trasporto dell’esercito di questa parte contraente, il tutto secondo le leggi e i decreti del paese dove si trova. Il pagamento di tutù i viveri sarà fatto da ogni parte per proprio conto e sulla base dei prezzi locali, normalmente in contanti, eccezionalmente con buoni. Il trasporto per ferrovia delle truppe e del materiale bellico, viveri e di altri materiali e le spese pel trasporto saranno sostenute dalla parte sul territorio della quale si compie il trasporto. 10) Il bottino di guerra appartiene all’esercito che l’ha preso. Quando un bottino è preso in combattimento comune, sul medesimo campo di battaglia, i due eserciti lo divideranno in proporzione alle forze impegnate in quel combattimento. 11) Per la durata della guerra ogni parte contraente avrà un delegato presso lo stato maggiore del Comando Supremo dell’altra, oppure presso gli stati maggiori delle armate, e questi delegati faranno il collegamento fra i due eserciti in tutte le questioni. 12) I due comandi supremi decideranno insieme e dopo accordo per le operazioni strategiche e pei casi non previsti, ed anche per le divergenze che si verificassero. 13) I capi degli stati maggiori degli eserciti alleati subito dopo la firma di questa convenzione prenderanno accordi per lo schieramento dell’esercito mobilitato in base all’art. 1 della presente convenzione e pel suo invio in zona di radunata pei casi sopra indicati, per le strade che devono essere riparate oppure costruite pel più rapido invio dell’esercito al confine e per le ulteriori operazioni. 14) Questa convenzione entra in vigore dal giorno della sottoscrizione e resterà vincolativa quanto il trattato di amicizia ed alleanza, del quale fa parte integrante. 19 giugno 1912 - Varna. (Firmata dai due Monarchi, dai due ministri degli affari esteri e dai due capi di stato maggiore come plenipotenziari militari, generale Putnik e generale Ficev). VIII