318 lezza dell’ arte, ma di quell’ arte, che ognuno ammira ed apprezza, che non richiede un par-ticolar privilegio in coloro a cui è sottoposta, e che consiste nel ritrovamento di piacevoli e peregrine cantilene, e di varii, ingegnosi accordi. Questa musica, oltre tutte queste belle qualità, ha pur quella d’ esser perfettamente caratteristica, vale a dire di disporre acconciamente gli animi alle impressioni volute dal poeta ; benché il poeta abbia qui assai poco a lodarsi dell’ opera sua. I)i questa maniera di pregi risplendono singolarmente e il bellissimo agitato del terzetto del prim’ atto : 0 furie (V Averno, e la stretta del duetto del secondo : Suoni la tromba all'armi, dove non so se più efficace sia la parola del poeta o la nota e l’armonia della musica, oltre a molti altri luoghi, che troppo lungo sarebbe il citare. L’opera si compone d’ una bella sinfonia, già resa fra noi popolare, perchè sentita prima altre volte, e introdotta anche in non so qual ballo ; di tre arie pel basso, il tenore e la donna, che, con forse troppo uniforme disposizione, si susseguitane 1’ una all’ altra; d’ un duetto di grand’ effetto tra la donna e il tenore, dove mirabile singolarmente è 1’ armonia nel!’ a (lue : Come a quei