176 voli, che meritarono d’ essere rappresentati in teatro : p. es. il Cacciatore delle Alpi, o dalla pittura, come p. es. il Ritorno del cacciatore, quadro, non mi ricordo bene di chi; ma il più singolare di tutti, quello che mi sembra il più degno del pennello d’ un artista o della fantasia d’un poeta, non è nè l’uccisor de’ cavriuoli, nè lo sterminator delle volpi, nè il cacciatore che insegue le belve, nè quello che le attende alla posta, ma sì bene colui che le uccella nel roccolo (la ragnaia), il terror delle allodole e dei beccafichi. L’uccellatore al roccolo è fra’ mortali quegli che ha minor vita di tutti : ei non vive se non di settembre e d’ottobre ; il rimanente dell’anno non è per lui se non transizione, attesa, passaggio a quella beata stagione dell’ anno, in cui potrà ancora tender suoi lacci, adattare le sue panie, e stringere il tenero cervellino al maggior numero di uccelli possibile. Egli è ben con la persona e cogli occhi al tavoliere o sui codici ; si conduce d’ uno in altro studio, ai tribunali ed all’aule a sostenere le ragioni ed i diritti del prossimo, il prossimo suo cliente ; ei ben passeggia su queste pietre, ma la sua mente è volta altrove ; i suoi occhi mirano sempre