284 Venezia fece oguor pruova d'imparzialità ; e la nostra è una imparzialità coraggiosa, a viso aperto, col suggello d’ un nome ; ne assumiamo tutte le conseguenze : ad essere imparziale l’Imparziale ha d’ uopo del mistero dell’ ombra, il coraggio gli vien dalla maschera ; come le fantasime, non è tremendo che al buio. Ora il primo scoglio a cui ruppe il Cabianca è 1’ aver troppo precipitata 1’ azione ; per cui non si vede troppo apertamente come i fatti tra lor si colleghino. I due fratelli venuti per conciliarsi insieme, si partono più che mai sdegnati e discordi ; pure, che è che non è, sen-z’ altra dichiarazione indi à poco si veggono in pace ed uniti intorno alla madre ; ond’ ei cantano Sovra il tuo sen pacifico Tacciati le antiche offese, Scorda le sparse lacrime. Perdona al lungo duol ; Figli del bel paese, Viriamo a un voto sol. Nò basta ; Cesare non vede Beatrice nel dramma se non una sola volta. Ella stessa gli dice : Gran Dio! Te mai non ridi.